Perché è importante l’Oscar a Joaquin Phoenix
The winner is….
Oscar al miglior attore protagonista a Joaquin Rafael Phoenix, attore e attivista statunitense, famoso e conosciuto a livello mondiale forse per l’interpretazione magistrale, per cui riceve la sua prima candidatura all’oscar, dello spietato imperatore romano Cesare Lucio Marco Aurelio Commodo Antonino Augusto, nel film Il gladiatore (Gladiator) film colossal del 2000 diretto da Ridley Scott, interpretato da Russell Crowe, ma le interpretazioni dell’attore statunitense sono innumerevoli.
Sull’attore Joaquin oramai i magazine si sprecano, soffermiamoci invece sulla persona.
Chi è Joaquin, tutti sappiamo che è un attivista, ma di cosa si occupa e come mai ha deciso di dar voce a chi voce non ha?
Joaquin nasce a San Juan, 28 ottobre 1974, è il terzo di cinque figli ed è l’unico figlio a non portare un nome ispirato alla natura, la famiglia si spostava per le varie comunità hippie e i genitori divennero poi missionari della setta religiosa dei Bambini di Dio in America Latina. Delusi dalla setta dei Bambini di Dio rientrarono negli Stati Uniti nel 1978 stabilendosi in Florida, dove in seguito cambiarono legalmente cognome in "Phoenix", in riferimento alla figura mitologica dell'araba fenice simboleggiando così un nuovo inizio per la loro famiglia.
Joaquin è vegano dall'età di tre anni, e racconta di come lo è diventato. Era il 28 ottobre del 1977, compiva tre anni, e con la famiglia era a bordo di un mercantile partito dal Venezuela e diretto a Miami. Lui, River e Rain stavano guardando i pesci volanti che saltavano fuori dall’acqua, quando videro che alcuni pescatori staccavano i pesci dagli ami e li battevano con violenza su dei chiodi conficcati nel fianco della nave. In quel momento, dice, ebbe l’illuminazione: i pesci che i genitori gli avevano dato da mangiare in Venezuela, dove la famiglia viveva in una casa in riva al mare, erano quelle stesse creature inermi che si dimenavano torturate a morte sul ponte della nave. «Fu un’esperienza forte e violenta», ricorda. Due mesi dopo, una volta stabilitasi in Florida, tutta la famiglia si convertì al veganismo.
Joaquin inoltre è un attivista sociale per i diritti degli animali e per l'ambiente. Ha, infatti, supportato diverse organizzazioni ed associazioni umanitarie nel corso degli anni, come Amnesty International, The Art of Elysium, HEART e la Peace Alliance, quest'ultima impegnata nel promuovere la creazione di un "Dipartimento della Pace" negli Stati Uniti, ed è membro del consiglio d'amministrazione del The Lunchbox Fund, un'organizzazione non-profit che provvede alla distribuzione di pasti pronti agli studenti più indigenti di Soweto, in Sudafrica..
È inoltre membro della PETA e della In Defense of Animals, per le quali ha attivamente preso parte alle loro campagne di sensibilizzazione in materia di diritti degli animali e di promozione del veganismo. Nel 2005, in virtù del lavoro svolto per il documentario anti-specista Earthlings, è stato insignito dalla PETA con l'Humanitarian Award; nel 2015 partecipa come narratore, assieme ad altre celebrità vegane, al documentario Unity, secondo capitolo di un'ideale trilogia comprendente il precedente Earthlings. L'attore ha poi partecipato alle campagne di consapevolezza, promosse dalla PETA e dall'organizzazione Mercy for Animals, in merito al presunto supporto mostrato dalla Walmart nei confronti della crudeltà sui maiali d'allevamento ed alla brutale realtà dell'industria manifatturiera della pelle di cane in Cina. Nel 2013, Joaquin ha inoltre preso parte ad un breve cortometraggio girato dalla PETA, dove "affogando" narrava: «Nell'acqua, gli umani affogano proprio come sulla terraferma soffocano i pesci. Mettiti nei loro panni. Cerca di relazionartici». L'ABC si rifiutò di mandare in onda il corto durante la serata degli Oscar, dove l'attore era candidato come miglior attore protagonista per The Master, a causa della sua natura, a loro dire, "controversa".
Joaquin è stato arrestato il 10 gennaio 2020 mentre era a Washington ad una manifestazione per il clima guidata dall'attrice Jane Fonda.
Sia Joaquin che la fidanzata Rooney
portano avanti da veri attivisti la loro battaglia contro lo sfruttamento degli animali: due anni fa entrambi hanno prestato la loro voce per l’acclamato documentario «Dominion» che mostra la sofferenza degli animali in alcuni allevamenti australiani.
Il discorso di Joaquin, un’analisi lucida di quello che siamo diventati, parole scomode per il mondo forse ancora poco incline alla misericordia.
«Ho pensato molto alle questioni difficili che stiamo affrontando insieme, dobbiamo diventare portavoce di altre cause», ha detto lui nel suo emozionante discorso prima di ritirare l’Oscar. «Siamo così disconnessi dalla natura, che andiamo contro di lei e la distruggiamo. Commettiamo crimini contro gli animali, abbiamo paura di cambiare. Ma dovremmo usare l’amore e la compassione come principi guida, il dono più grande è l’opportunità di dare la nostra voce a chi non ha voce, nella mia vita sono stato egoista, cattivo e crudele, sono stato un collega difficile, ma la cosa più importante è darsi una seconda opportunità. Sosteniamoci insieme così verrà il meglio per l’umanità”. Joaquin ha poi concluso citando il defunto fratello River: “Quando mio fratello aveva 17 anni scrisse: corri verso il rifugio con amore e la pace giungerà”».